CIAO!
Mi chiamo Francesca e sono nata prematura a 27 settimane e 2 giorni, pesavo 570 gr.
Sono nata dopo che hanno tagliato la pancia alla mamma, lo ricordo. La mia mammina ci ha messo tempo prima di venirmi a trovare nella mia nuova pancia. Qui però è tutto diverso, sto facendo una fatica immensa.
La mia mamma mi chiama guerriera, sarà forse perchè sto lottando per qualcosa? Poi quando io e mamma potremo parlarne glielo chiederò di sicuro!
Lei per farvi leggere i miei progressi, ha voluto dedicarmi un blog, e lo dedica anche a tutti i miei compagni di sventura, i bambini prematuri, e perchè no anche a tutti i suoi compagni di sventura, i genitori prematuri.
Per ora vi lascio alla lettura di questi racconti che speriamo piacciano a tutti voi e che servano da esperienza per tutti i genitori dei bambini meno fortunati di me.
BUONA LETTURA A TUTTI!
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MERCOLEDI' 2/12-GIOOVEDI' 3/12-VENERDI' 4/12 - MOMENTI DI TENSIONE A CASA RUSSO.

Ce la siamo vista proprio brutta, vero mammina? Sono stati bravi i dottori a rendersi subito conto che qualcosa non andava! E io? Sono stata brava o no a reagire? L'importante è non farsi mettere quel tubo fastidioso in gola, insopportabile! Ora ho fame e ho tanta voglia di venire con te che dici, lo chiedi alle infermiere?





Questa settimana, settimana no per la piccola Francesca. Una settimana piena di brutte notizie, finalmete però ora le cose stanno andando meglio anche se non sono del tutto a posto.


Mercoledì:: le cose non sono andate poi così bene.  Mi avvicino all'incubatrice, vedo Francesca nervosa e abbattuta, l'infermioera mi ha detto che le era andato fuori vena l'ago della flebo. Poverina le avevano messo un altro ago, certo che era nervosa, immaginate un po' il dolore! Allora chiedo se posso fare la marsupio all' infermiera che mi ha risposto che doveva chiedere al medico perchè Francesca ha avuto dei problemi a respirare la mattina, ed ha avuto due crisi che hanno portato i dottori a prendere la decisione di non toglierle per niente l'ossigeno. Il dottore di turno era all'Ospedale Civile impegnato in una serie di parti, quindi l'infermiera ha telefonato e mi ha detto che potevo farla ma con la CPAP, il macchinario dell'ossigeno. Non mi sono preoccupata più di tanto, sono cose che possono capitare, gli alti e bassi li possiamo avere tutti quando siamo in ospedale, anche noi adulti, figuriamoci loro così piccoli! Invece ho iniziato quando l'infermiera le ha dato il latte. Il tubo del sondino che ha per magiare era giallo. In un primo momento credevo che fosse qualche medicina data per bocca, ma quando l'infermiera mi ha detto che erano secrezioni biliari, ho iniziato a preoccuparmi seriamente. La cosa che mi ha spaventato ancora di più è l'ulteriore calo di peso che Francesca aveva avuto ed il fatto di vedere che non mangiava più tanto. Infatti quanto l'infermiera le ha aspirato il latte rimasto dal sondino,  lei su 16 cc. di latte che doveva mangiare, ne aveva lasciati 6cc. Capite che la quantità era tanta e non vederla mangiare mi ha messo un tarlo in testa e, non potendo parlare con il dottore di turno perchè impegnato, me lo sono portato a casa. Avevo subito capito che l'infermiera non poteva dirmi altro che parole di conforto, ma io non le avevo neanche sentite. Per di più non ho detto neanche i miei timori ad Andrea, perchè erano solo timori e potevano non essere fondati, in questo caso lo avrei fatto preoccupare per nulla. Il mio sfogo l'ho fatto la mattina, doppo una nottata passata quasi insonne tra mal di testa, mal di denti e brutti sogni,  con un'amica su MSN dicendole che avevo un brutto presentimento, ma non le ho detto di più. Il mio timore era che Francesca avesse un'infezione che non si era ancora manifestata.

Giovedì: i miei timori sono diventati realtà. Quando sono andata in TIN mi sono preparata come ogni giorno per fare la marsupio terapia. Appena entrata, l'infermiera mi ha bloccato: "non posso farle fare la marsupio terapia, Francesca è in un momento delicato, stiamo facemdo una trasfusione di sangue e ho paura di farle uscire l'ago della flebo", mi ha detto. Poi ha continuato dicendomi: "il resto lo chieda ai dottori". Dovete sapere che le infermiere sono autorizzate a dire solo il peso, di più non possono dire. In  virtù di questa regola quindi l'infermiera è stata costretta a dirmi così. Vedendomi agitata voleva darmela in braccio, ma non ha potuto farlo per lo stesso motivo per cui non ha voluto darmi Francesca per fare la marsupio. Finalmente arriva la dottoressa Strozzi che inizia a fare il giro, portando notizie sullo stato di salute dei piccoli a noi genitori. Quando arriva il mio turno ho la conferma di tutto quello che mi intimoriva. Mi ha detto che l'APCR, l'esame a cui sottopongono i bambini per vedere se ci sono infezioni,  era negativa il giorno prima ma tendente all'alto. Gliel'avevano ripetuta durante il giorno e si era alzato oltre la soglia. Francesca aveva la sua piccola infezione e avevano subito iniziato l'antibiotico. Dovete sapere che per Francesca non è la prima infezione e, durante la prima era stata intubata. Il mio sconforto era dovuto proprio a questo: e se avrebbero dovuto intubarla di nuovo? Sapete dopo tanti progressi la cosa sarebbe stata brutta per la piccola non per noi. Immaginatevi come sarebbe stato invasivo quel tubo fino alla trachea e si può immaginare anche il fastidio che le avrebbe dato! Ma fino ad allora non era successo, e speravo in cuor mio che la cosa non succedesse mai.

Venerdì: mentre mi sto preparando per entrare in TIN la dottoressa Colivicchi esce ed io non ho potuto chiedere nulla. In cuor mio speravo che Andrea la fermasse, quindi entro in TIN e mi avvicino all'incubatrice. La piccola era ancora abbattuta, però l'ho trovata senza CPAP, stava respirando da sola! Non vi nascondo che ho tirato un sospiro di sollievo, e ho iniziato a rasserenarmi. Se respirava da sola voleva dire che le cose non erano critiche come per la prima infezione, erano stati bravi ad accorgersene subito questa volta! Non ho chiesto di fare la marsupio perchè, come ci aveva detto Tony in un incontro, meglio fargli fare una cosa alla volta, questa volta per me era importante la battaglia che stava facendo contro l'infezione, la marsupio terapia poteva aspettare.

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